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Il nostro team

Un giorno con

Fredrick Owuoth, responsabile salute e sicurezza sul lavoro, con indosso un completo nero

Fredrick Owuoth

Quando sei entrato a far parte di Emirates Group e con che ruolo?

Ho iniziato il 3 maggio 2013 come Responsabile ambiente, salute e sicurezza del posto di lavoro. Adesso mi occupo esclusivamente di salute e sicurezza sul lavoro.

In cosa consiste il tuo ruolo attuale?

Come azienda, abbiamo a cuore la tutela di clienti, personale e risorse. Per questo, il rispetto degli standard di sicurezza internazionali e l'adozione di pratiche che si focalizzano sulle nostre responsabilità individuali sono fondamentali. Io mi occupo di sviluppare e implementare i programmi di salute e sicurezza per rispettare questo impegno.

Promuovo le norme di salute e sicurezza sul posto di lavoro sull'uso di dispositivi di protezione individuali, kit di pronto soccorso, operazioni manuali, lavoro in quota e isolato. Promuovo campagne di sensibilizzazione su questi temi, garantendo un ambiente di lavoro sicuro, in collaborazione con il dipartimento di ingegneria e il Safety Promotion Centre degli hangar.

Redigo le istruzioni di sicurezza e salute per i nuovi operatori di Emirates Engineering, Emirates Airport Services, lavoratori temporanei (Transguard) e apprendisti emiratini.

Visito periodicamente i vari edifici, uffici, hangar, laboratori, magazzini e altre aree in cui potrebbero presentarsi rischi per l'incolumità dei lavoratori. Gestisco tutte le segnalazioni effettuate dai dipendenti tramite l'apposito sistema. Durante le attività di formazione e sensibilizzazione, incoraggio sempre i colleghi a segnalare tutti i potenziali rischi così da prevenire gli incidenti.

Insieme al mio team, analizzo gli eventi che hanno causato lesioni lievi o gravi ai lavoratori o danni alle strutture, in modo da determinarne la causa e dare supporto per le indagini condotte dai vari dipartimenti. Collaboro con i colleghi del dipartimento Group Safety di altre aree per proporre e consigliare nuove misure di sicurezza per la prevenzione di incidenti simili.

Dopo una segnalazione, conduco ispezioni per controllare che il problema sia stato risolto e che i rischi da esso derivati siano stati gestiti adeguatamente.

Collaboro con manager, appaltatori e con i colleghi del supporto tecnico e operativo nonché la dirigenza per dare supporto e promuovere norme che garantiscano la sicurezza sul posto di lavoro. Affianco inoltre i dipartimenti Engineering Aircraft Maintenance, Operations e i team vari team dedicati alla sicurezza presso gli aeroporti di Dubai, Emirates SkyCargo ed Emirates Airport Services.

Quali sono stati finora i momenti più importanti della tua carriera?

A gennaio 2018, ho ricevuto un Najm per le indagini condotte sui mezzi di trasporto utilizzati dallo staff oltre l'orario di lavoro, un progetto che ha migliorato la sicurezza dei colleghi interessati. Ho ricevuto un altro Najm per il supporto fornito all'Emirates Group Security (EGS) per le valutazioni condotte affinché si aggiudicasse il Sheikh Khalifa Excellence Award.

Che cosa ti piace del tuo lavoro?

Adoro il mio lavoro perché c'è sempre qualcosa di nuovo da imparare: ogni giorno scopro aspetti tecnici, operativi o funzionali che prima non conoscevo, imparo segreti sul funzionamento delle attrezzature, ma anche lezioni di vita da parte dei miei colleghi.

Credo che il mio lavoro serva a migliorare le condizioni di sicurezza per i miei colleghi di tutto il mondo.

Quali sfide devi affrontare sul lavoro e come ti rapporti?

Le perizie sugli incidenti in sedi esterne possono essere molto impegnative. Per approfondire la dinamica di un incidente, effettuiamo accertamenti in loco e colloqui di persona con gli addetti del reparto, ma queste trasferte comportano operazioni logistiche e costi addizionali. Abbiamo sviluppato un programma di formazione per i responsabili dei servizi aeroportuali (ASM) così che sappiano come si svolge una perizia. La formazione si svolge qui a Dubai. Ho sempre lavorato a stretto contatto con gli ASM per telefono o Skype, fornendo loro il supporto necessario per affrontare sfide specifiche, ma da quando abbiamo iniziato questo programma di formazione, le richieste di assistenza sono diminuite, con conseguenti effetti positivi.

Cerco sempre di sfruttare tutte le opportunità offerte dal Safety Action Group, dalle campagne e consulenze dedicate alla sicurezza per sensibilizzare sull'importanza delle iniziative per la sicurezza sul lavoro e promuovere i programmi con i diversi team. I questo modo si risparmia tempo e denaro.

Quali sono i tuoi consigli per un ambiente di lavoro più sicuro?

Ogni luogo e attività lavorativa ha i propri rischi per salute e sicurezza.

Ai miei colleghi consiglio sempre di fermarsi un attimo prima di svolgere un'attività e chiedersi se presenta potenziali fattori di rischio per sé, per i colleghi o per l'attrezzatura dell'azienda. Se si individuano dei rischi, bisognerebbe fare di tutto per prevenirli o limitarli.

Il posto di lavoro deve essere dotato di un documento di valutazione dei rischi (vedi box di groupworld) così che il personale possa sempre approfondire tutti gli aspetti più pericolosi del proprio lavoro e cercare di ridurli al minimo o prevenirli.

Cosa fai per rilassarti e alleviare lo stress?

Mi piace passeggiare per il Al Nahda 2 Pond Park o lungo Al Mamzar Beach. Stare all'aria aperta e fare passeggiate vicino all'acqua mi rilassa e mi aiuta anche a fare un po' di movimento.

Mi piace anche uscire con gli amici, chiacchierare con le persone, imparare sempre cose nuove oppure condividere problemi e soddisfazioni.

Jade al Mulla, Talent Acquisition Manager, mentre sorride

Jade Al Mulla

Quando sei entrata a far parte di Emirates Group e con che ruolo?

Ho iniziato nel 2011, come Recruitment Specialist per le risorse umane. Il Talent Acquisition (TA) allora si chiamava ancora Central Recruitment. Nel corso degli anni, ho lavorato con i team di Recruitment Operations, Volume Delivery e Onboarding.

In cosa consiste il tuo ruolo attuale?

Come Talent Acquisition Manager per il Supporto clienti, io e il mio team ci occupiamo di organizzare eventi di recruiting mensili in tutto il mondo per attrarre i migliori talenti. Non si tratta di prenotare solo la sala per il buffet: dobbiamo anche curare tutti gli aspetti relativi a salute e sicurezza di colleghi e candidati, oltre a prevedere piani di contenimento in caso di affluenze inaspettate e altre situazioni non prevedibili, come quando abbiamo dovuto rinviare un evento di recruiting per un incendio nella location designata. E non solo: abbiamo dovuto organizzare con l'hotel il trasferimento di tutti i candidati in una nuova location.

Per svolgere al meglio il nostro lavoro, dobbiamo coordinarci con Procurement, Logistica e Finanza.

Durante il mio colloquio di lavoro mi chiesero perché volessi lavorare nel team di Talent Acquisition (TA) e la mia risposta fu: "Sembra divertente". Anche se può sembrare una risposta data alla leggera, rispecchiava la verità. Incontrare persone entusiaste di lavorare con la nostra azienda è molto gratificante.

Quali sono stati finora i momenti più importanti della tua carriera?

Durante il mio percorso con il Gruppo ho assistito alla trasformazione del Central Recruitment in Talent Acquisition. In questi anni, il nostro dipartimento si è ampliato con il Talent Identification, il Talent Engagement e l'Onboarding. Grazie a questo significativo cambiamento, oggi possiamo offrire un'esperienza personalizzata ai nuovi collaboratori e riusciamo a individuare i talenti migliori.

Inoltre supportiamo l'azienda nella ricerca di nuove risorse o nella valorizzazione di talenti già inseriti nel nostro organico. Il mondo delle Risorse umane, proprio come il nostro ruolo, è in costante evoluzione e deve quindi confrontarsi con un mercato del lavoro sempre più globale e competente. Prima di ricoprire questo ruolo, ho lavorato in diversi team, crescendo notevolmente dal punto di vista professionale. In qualità di Team Leader del Volume Delivery, ho fornito supporto insieme al mio team ai vari dipartimenti nella ricerca di personale qualificato. Sono per lo più l'Airport Operations, il Servizio clienti e il Call centre a richiedere nuove risorse con una certa urgenza. Dovevamo esaminare migliaia di curriculum e valutare centinaia di candidati ogni mese, quindi era essenziale disporre di un pool di persone pronte a unirsi a noi.

Il carico lavorativo a cui eravamo sottoposti mi ha insegnato l'importanza del lavoro di squadra e a essere flessibile a fronte di richieste inaspettate. Come direttrice delle Risorse umane, ho fornito il mio supporto a vari dipartimenti nelle attività commerciali, di recruiting e onboarding.

Ricoprendo questo ruolo mi sono resa conto di quante persone, team e sistemi interni ed esterni siano necessari per far funzionare la macchina del recruiting. Mi piace lavorare in un gruppo così coeso con cui condividere le esperienze per crescere.

Quali sfide devi affrontare sul lavoro e come ti rapporti?

Per me, la sfida più grande è trovare l'idea a cui dare priorità tra le tante. Tutti i grandi cambiamenti a cui abbiamo assistito come Gruppo sono stati per me e il mio team una fonte di ispirazione, una risorsa che abbiamo davvero apprezzato. Ogni mese dovevo scegliere un progetto su cui concentrarci e a cui dedicarci, senza trascurare il resto dell'attività.

Se non lavorassi nel Talent Acquisition, cosa faresti?

Forse mi sarebbe piaciuto fare la coach; credo sia un ruolo interessante e gratificante. Ho da poco portato a termine il primo corso della International Coach Federation (ICF) dedicato alla formazione del personale.

Conto di continuare con i livelli successivi del corso, specializzandomi sempre di più in Team Coaching. Seguire questi corsi è stato davvero utile per il mio lavoro.

Cosa fai per rilassarti e alleviare lo stress?

Adoro preparare dolci per gli altri, specialmente per il mio team. Altrimenti mi dedico allo yoga e alla lettura.

Neil Gabriah, Aircraft Development Specialist, seduto con indosso una camicia bianca

Neil Gabriah

Quando sei entrato a far parte di Emirates Group e con che ruolo?

Ho iniziato a lavorare per Emirates nel luglio 2003 come membro del personale di cabina.

Quali sono stati finora i momenti più importanti della tua carriera?

Ho lavorato per 11 anni come membro del personale di cabina. Nel 2012 sono stato promosso a Purser and Cabin Service Trainer. Nel febbraio del 2015, sono entrato a far parte del team Aircraft Development che si occupa dell'erogazione dei servizi, in qualità di Cabin Interior Specialist. Ad aprile sono stato scelto per dirigere il progetto ambientale del dipartimento, con l'obiettivo di ridurre la plastica monouso e i rifiuti a bordo.

In cosa consiste il tuo ruolo attuale?

Ricopro due ruoli: Environmental Lead e Aircraft Development Specialist. Il mio lavoro prevede lo sviluppo di pratiche sostenibili nell'offerta di prodotti a bordo, in linea con l'attenzione all'ambiente della nostra compagnia. Per questo motivo collaboro con vari team, come il Product Development, il Catering, il Procurement e i vari fornitori, con l'obiettivo di ridurre la quantità di rifiuti e limitare l'impiego di plastiche monouso. Mi occupo inoltre di comunicazione per le campagne marketing legate alle iniziative ambientali. Lavoro a stretto contatto con il Dipartimento dell'ambiente per verificare l'effettiva sostenibilità dei prodotti offerti a bordo e della relativa rete di approvvigionamento.

Da Aircraft Development Specialist, collaboro con i senior manager, il dipartimento di ingegneria e i produttori di aeromobili per assicurarmi che le cabine e i galley dei nuovi aerei siano conformi ai requisiti del Service Delivery. Inoltre, raccolgo i feedback degli equipaggi, dei clienti e dei senior manager per comprendere come ottimizzare la modalità di erogazione dei nostri servizi. Redigo aggiornamenti per gli equipaggi in merito all'introduzione di nuove cabine, galley e modifiche sulle nostre flotte.

Collaboro anche con Emirates Aviation College alla creazione dei simulatori di volo e delle attrezzature per la formazione, così che i nuovi colleghi possano esercitarsi in un ambiente molto simile a quello dell'Airbus A380 o del Boeing 777.

Che cosa ti piace di più del tuo lavoro?

Lavorare per la più grande compagnia aerea al mondo mi riempi di orgoglio e motivazione. Vantiamo una flotta di aeromobili moderni ed efficienti, e cerchiamo di elevare gli standard attraverso una costante innovazione. Sono inoltre consapevole che tutto ciò che facciamo in Emirates ha una grande risonanza sull'intero settore. Per esempio, da una delle aziende più attive in materia di sostenibilità, siamo fonte di ispirazione per tante altre compagnie aeree.

Quali sfide devi affrontare sul lavoro e come ti rapporti?

Siamo una grande compagnia aerea con un' organizzazione particolarmente strutturata, per questo motivo, introdurre nuove modalità di lavoro è sempre una grande sfida. Portare avanti questi cambiamenti richiede un approccio integrato basato sull'esperienza dei nostri colleghi. Prima di introdurre qualsiasi novità, infatti, è necessario analizzarne tutti gli aspetti, sotto vari punti di vista.

Parlaci di come procede la rimozione delle plastiche monouso a bordo.

In soli sette mesi dall'inizio del progetto, abbiamo fatto grandi progressi. Entro i primi mesi del prossimo anno, prevediamo una riduzione di oltre 100 milioni di plastiche monouso a bordo. Tutto questo è stato possibile grazie all'eliminazione e la sostituzione di vari articoli, come le cannucce e i cucchiaini in plastica o le confezioni dei giocattoli e le pellicole dei piatti. Le bottiglie di plastica vuote vengono raccolte dal nostro equipaggio in un sacco dedicato e consegnate a Dubai per essere riciclate. Ogni mese, a Dubai, smistiamo oltre tre tonnellate di plastica, pari a circa 150.000 bottiglie. Questo è solo il primo di tantissimi progetti.

Ma questi cambiamenti vanno gestiti attentamente data la portata delle nostre attività. Occorre considerare il fattore igienico, l'impatto delle alternative sul peso e sul consumo di carburante dell'aeromobile, le problematiche dei prodotti alternativi alle confezioni monouso; inoltre, bisogna valutare la carenza di infrastrutture di riciclaggio, di leggi in materia di rifiuti di cabina e galley e la lista crescente dei paesi che stanno bandendo la plastica monouso.

Ricordiamoci che l'uso responsabile della plastica è possibile. Resta pur sempre un materiale leggero e molto versatile, che riesce a proteggere qualsiasi prodotto, mantenendolo pulito e fresco. È abbastanza economico da produrre ed è disponibile in grandi quantità. Spesso lo abbiamo dato per scontato, alimentando così la cultura dell'usa e getta. È molto importante riutilizzare la plastica e, quando ciò non è possibile, smaltirla correttamente.

Un'alternativa valida è costituita dai prodotti biodegradabili e a base di biomasse che tuttavia devono essere trattati da impianti appositi per assicurarsi che non danneggino l'ambiente. Al momento, in molte parti del mondo, inclusi gli Emirati Arabi, questo tipo di infrastruttura non è disponibile.

Parlaci di un episodio che ti è rimasto impresso durante il lavoro.

Visitare gli stabilimenti della Boeing a Everett, nello stato di Washington, e della Airbus ad Amburgo in Germania, è stato indimenticabile.

Perché hai scelto una carriera in questo settore?

Tutto ciò che riguarda l'aviazione mi ha sempre affascinato. Il lavoro ingegneristico che permette a un aereo di volare non smette mai di stupirmi. Ho ereditato questa passione dai miei genitori: mio nonno, mia madre e altri membri della mia famiglia hanno lavorato per varie compagnie aeree. Da piccolo, mio padre mi portava spesso agli air show che si tenevano in Kenya, il mio Paese d'origine. In uno dei primi a cui ho partecipato, ricordo di aver volato a bordo di un Dakota DC-3. Credo sia stata una delle esperienze più belle della mia vita. È stato lì che ho deciso di entrare nel mondo dell'aviazione.

Cosa fai per rilassarti e alleviare lo stress?

Mi piace leggere e fare sport. Sono tifoso del Liverpool da quando avevo quattro anni e quando riesco mi piace guardare le loro partite. Ho una passione per le mappe, e sono bravissimo con le capitali dei Paesi.

Roshan Menon, Project Manager e Responsabile qualità e sicurezza, tiene in mano un premio

Roshan Menon

Quando sei entrato a far parte del Gruppo e con che ruolo?

Ho iniziato a lavorare per Emirates nel settembre del 2001 come Senior Transport Services Assistant. Dopo un anno e mezzo sono stato promosso, diventando il funzionario più giovane del Gruppo. Nel 2012 ho iniziato a lavorare per il team di formazione del dipartimento Qualità e Sicurezza. Nel 2014 sono diventato team leader e nel 2018 sono stato promosso direttore dell'unità, ruolo che ricopro ancora oggi.

In cosa consiste il tuo lavoro?

In primo luogo, sono a capo delle pratiche di qualità e sicurezza, e aiuto il dipartimento a migliorarsi continuamente. Attraverso ispezioni e controlli, cerco di rendere tutto efficiente e di fare in modo che il nostro lavoro venga svolto in modo sicuro, organizzato e coerente. Verifico che vengano rispettati tutti gli obblighi di legge, curo i rapporti con le diverse parti coinvolte nei vari ambienti operativi e mi interfaccio con i fornitori su base regolare.

Affianco inoltre il team che conduce le indagini per gli incidenti per identificare le cause e gli eventuali rimedi. La valutazione dei rischi dinamici non solo aiuta ad alzare il livello di sicurezza e comfort dei nostri passeggeri ma consente ai nostri colleghi di lavorare in sicurezza.

Che cosa ti piace del tuo lavoro?

Mi piace il mio ruolo perché prevede diverse attività. Mi impone di pensare in maniera creativa, alternativa, fuori dagli schemi. A causa di COVID-19, il team è stato ridotto ed è diventato più complicato gestire il nostro lavoro quotidiano. Ma nonostante le giornate frenetiche, cerco sempre di dare il meglio, automatizzando certe azioni per migliorare l'efficienza.

Lavoro anche come Go Team Family Assistance Manager per emcare e Lead Emirates Group per il gruppo Dubai Chamber Road Safety.

Quali sfide devi affrontare sul lavoro, in particolare durante la pandemia?

Con COVID-19 ci sono stati cambiamenti mai visti prima, sia sul lavoro che nella nostra vita quotidiana. Ognuno reagisce ai cambiamenti in maniera diversa. Per questo parte del nostro lavoro include promuovere il rispetto delle istruzioni di sicurezza e migliorare i rapporti interpersonali tra colleghi. Ove possibile, cerco di ridurre i costi senza compromettere la sicurezza. È solo grazie all'analisi attenta e al monitoraggio dei processi che si possono mantenere livelli di servizio e sicurezza elevati. A volte controllo personalmente questi aspetti, coinvolgendo anche i nostri clienti.

Quali sono stati finora i momenti più importanti della tua carriera?

Sono orgoglioso di aver ricevuto diversi Najm. Ho potuto inoltre lavorare a stretto contatto con i clienti, come nel caso dell'incidente del volo EK521. Il loro feedback sul mio lavoro è stato molto prezioso per me. Di recente, ho aiutato il dipartimento a ottenere con largo anticipo la certificazione di qualità e sicurezza dei servizi. I nostri servizi di trasporto hanno anche ottenuto un riconoscimento nella pubblicazione Year of Zayed della Camera di commercio di Dubai, per gli sforzi mirati a ridurre gli incidenti.

Abbiamo vinto ben sei premi agli RoSPA Health & Safety Awards 2020, diventando la prima compagnia di trasporto aereo a riuscirci al primo tentativo. Ho anche ricevuto il RoSPA Influencer Award per aver dato il contributo più significativo per la salute e la sicurezza sul lavoro.

Raccontaci di qualche episodio interessante che ti è capitato sul lavoro.

Tra i momenti più memorabili ricordo quando ho accompagnato l'intero equipaggio al lavoro durante uno sciopero totale dei nostri autisti, oppure quando ho completato il master "MBA" dividendomi tra studio e lavoro. Per ottimizzare i tempi, a volte dormivo e studiavo in auto.

Cosa fai per rilassarti e alleviare lo stress? Mi piacciono gli sport acquatici.

Sono un bagnino certificato e il mio sport preferito è il nuoto, anche se per via del COVID-19 ho dovuto accantonare per un po' questa passione. Al momento, sto coltivando la mia passione per la musica facendo il DJ. A volte mi rilasso con un buon libro o esco con gli amici.

Syed Mohammed Ali, Department Officer, in abito blu scuro

Syed Mohammed Ali

Quando sei entrato a far parte di Emirates Group?

Ho iniziato il 7 aprile 2003 come addetto al check-in per Emirates Airport Services (EKAS). Da allora ho ricoperto diversi ruoli, tra cui addetto al check-in per First Class e Business Class, direttore dell'hub, direttore del dipartimento amministrazione, direttore HR per EKAS, funzionario HR per EKAS e SkyCargo e manager HR (in location esterne).

Da gennaio 2017 lavoro come department officer al Terminal 2 di DXB.

In cosa consiste il tuo ruolo attuale?

Dirigo e controllo tutte le attività del servizio clienti al Terminal 2. Lavoro a stretto contatto con le varie parti coinvolte per aggiornarli sulle attività del nostro dipartimento.

Pianifico le risorse, assicurandomi che tutti dispongano dell'attrezzatura necessaria e che le usino nel modo più efficiente possibile.

Il mio obiettivo è quello di fornire costantemente un servizio eccellente, garantendo sicurezza e puntualità.

Quali sono stati finora i momenti più importanti della tua carriera?

Il mio lavoro è stato spesso apprezzato e riconosciuto, e ho anche ricevuto dei Najm: due Gold, un Silver, due Bronze, cinque Merit e 16 Appreciation. Ognuno di questi premi significa molto per me.

Che cosa ti piace di più del tuo lavoro?

È bello far parte di un team di professionisti impegnati a offrire il miglior servizio possibile ai nostri clienti.

Ogni giorno è diverso dall'altro, con nuove sfide da superare insieme. Provo molta soddisfazione quando riesco a ottenere buoni risultati nonostante le scadenze strettissime.

Il capo del team e i responsabili del turno apprezzano molto la mia etica lavorativa e mi aiutano a migliorare costantemente.

Quali sfide devi affrontare sul lavoro e come ti rapporti?

Per far funzionare uno degli aeroporti più trafficati al mondo devi affrontare molte sfide, come organizzare al meglio il personale e l'attrezzatura, e assicurare puntualità e sicurezza.

Un altro aspetto problematico è la comunicazione con le parti coinvolte e l'assistenza alle compagnie aeree nella gestione dei passeggeri più difficili.

Credo che pianificazione, organizzazione e collaborazione siano elementi essenziali per affrontare qualsiasi sfida.

Raccontaci qualche episodio memorabile durante il lavoro.

Uno dei più memorabili è accaduto poco tempo fa quando, insieme a un collega, ho salvato un bambino che aveva perso conoscenza sfruttando la mia formazione di primo soccorso.

Ci trovavamo al gate di imbarco di DWC quando abbiamo sentito le urla dei genitori che chiedevano aiuto.

Siamo subito accorsi per aiutarli e rianimare il bambino prima dell'arrivo dei medici aeroportuali. I genitori non sapevano come ringraziarci. Ho ricevuto un Najm Silver per il lavoro svolto in quell'occasione. Sono orgoglioso di come abbiamo gestito la situazione e ringrazio l'azienda per averci fatto partecipare al corso di primo soccorso, senza il quale non avremmo saputo cosa fare.

Cosa fai per rilassarti e alleviare lo stress?

Mi piace correre e fare attività fisica per tenermi in forma. Dubai è un crocevia di culture e cucine internazionali, e qui posso provare sempre nuovi sapori. Mi piace nuotare e guardare film nei miei giorni liberi.

Foto di Tendai Mubwanda, Senior Paint Hall Mechanic, mentre sorride

Tendai Mubwanda

Quando sei entrata a far parte del Gruppo?

Ho iniziato a lavorare per Emirates Engineering come Senior Paint Hall Mechanic presso l'Aircraft Appearance Centre il 2 marzo 2015. Per i primi sei mesi ho lavorato alla preparazione delle vernici e delle finiture, per poi passare all'hangar di verniciatura.

In cosa consiste il tuo lavoro?

Mi occupo dell'intero processo di verniciatura, dando nuova vita all'aspetto dei nostri aeromobili. Si tratta di un processo complesso che prevede diverse operazioni, prima, durante e dopo la rimozione della vernice vecchia per poi applicare quella nuova.

In qualità di paint mechanic, devo garantire la sicurezza per tutti i miei colleghi, poiché maneggiano prodotti chimici nocivi e lavorano ad altezze considerevoli da terra. Nell'hangar di verniciatura, la sicurezza del personale e dell'aeromobile viene prima di ogni altra cosa.

Che cosa ti piace di più del tuo lavoro?

Portare a termine ogni progetto mi dà tantissima soddisfazione. Mi piace riportare in servizio un aeromobile dopo un restyling totale. Realizziamo anche livree e adesivi speciali per la nostra flotta, ed è bello vedere quanto i clienti di tutto il mondo apprezzano e mostrano curiosità per il lavoro fatto.

Quali sfide devi affrontare sul lavoro e come ti rapporti?

Lavorare sugli aeromobili di altri vettori non è facile. Hanno livree e design diversi dai nostri. Per questo dobbiamo stare molto più attenti a rispettare le richieste dei clienti. Non c'è margine di errore. Il trucco è quello di consultare sempre i documenti di manutenzione, chiedere aiuto in caso di dubbi e far controllare il proprio lavoro anche ad altri colleghi.

Sono l'unica donna del mio team e all'inizio non è stato semplicissimo. Ho trascorso il primo anno lavorando sodo per dimostrare quanto valevo. Sapevo di dover spianare la strada anche per altre donne che avrebbero fatto parte del team in futuro. Da allora ho scoperto di far parte di un team magnifico che mi ha sempre supportata.

In che modo la situazione attuale ha cambiato il tuo lavoro?

I dispositivi di protezione individuale fanno da sempre parte del nostro lavoro, in quanto ci riparano dalle sostanze chimiche tossiche che manipoliamo quotidianamente. Il COVID-19 ha colpito duramente l'industria dei trasporti aerei. Spesso tra un progetto e l'altro abbiamo lunghe pause durante le quali diamo una mano agli altri dipartimenti di Engineering. Questo meccanismo ci mette davanti a nuove sfide, ma sappiamo anche che gli altri dipartimenti della divisione Engineering apprezzano il nostro aiuto.

Ho imparato che è importante essere flessibili e sapersi adattare alle necessità del momento. Posso dire che questa è stata un'esperienza interessante, che mi ha dato molto.

Quali sono stati i momenti più importanti della tua carriera?

Il più memorabile è stato quando abbiamo ridipinto il nostro primo A380. Si trattava dell'aereo passeggeri più grande al mondo e verniciarlo è stata un'impresa titanica. Far parte del primo team a riverniciare questa pietra miliare dell'industria dell'aviazione è stato emozionante.

Oltre alla verniciatura, l'Aircraft Appearance Centre si occupa anche dell'applicazione degli adesivi. Quando abbiamo realizzato la livrea per United for Wildlife, avevamo gli occhi dei media puntati su di noi. Leggere i commenti positivi sui social mi ha riempita di gioia. Sono orgogliosa di aver contribuito a sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema così importante.

Perché hai scelto questo lavoro?

Gli aerei mi hanno sempre affascinata e incuriosita. Da piccola volevo diventare un'assistente di volo, ma crescendo mi sono resa conto di essere interessata agli aspetti più tecnici dell'aviazione. Quando mi si è presentata questa opportunità, mi sono accorta che le donne specializzate in verniciatura di aerei erano davvero poche. Nel mio paese, lo Zimbabwe, non c'era nessuna donna che lavorasse in questo settore. E allora mi sono detta: potrei essere io la prima! Ho seguito i corsi di formazione e posso dire che il mio percorso fin qui è stato incredibile.

Cosa fai per rilassarti e alleviare lo stress?

Mi piace guardare serie TV e documentari, leggere libri o ascoltare musica. Adoro anche viaggiare.

Foto di Violet Vuguza Anyonge, responsabile per la formazione del personale di cabina, con indosso un cardigan beige

Violet Vuguza Anyonge

Quando sei entrata a far parte di Emirates Group?

Ho iniziato a lavorare per Emirates nel 2008 come responsabile avviamento e supporto per conto del team Cabin Crew Training (CCT).

Negli anni, l'azienda è cresciuta e la mansione è stata suddivisa in incarichi più specifici. Ora sono responsabile della formazione e dell'avviamento del personale di cabina.

In cosa consiste il tuo lavoro?

Sono alla guida di un team di esperti della formazione che si occupa di

  • accogliere i nuovi membri del personale di volo e cabina, Lo scorso anno abbiamo accolto nella famiglia Emirates ben 2.563 assistenti di volo e 379 piloti.
  • aiutare e guidare i nuovi arrivati, assicurandoci che vada tutto bene, soprattutto se si sono dovuti trasferire a Dubai per lavorare con noi,
  • collaborare con i colleghi della formazione degli altri dipartimenti, assicurandoci che i nuovi arrivati dispongano del necessario per lavorare al meglio,
  • gestire il programma di formazione My Service Personality,
  • supportare i colleghi dei dipartimenti Commerciale, Corporate Communications, Marketing e Brand, organizzando dei tour all'Emirates Aviation College per stampa, agenti di viaggio e VIP. Lo scorso anno abbiamo organizzato 57 tour, per un totale di 715 visitatori.

Quali sono stati finora i momenti più importanti della tua carriera?

Quando sono arrivata, nel 2008, l'azienda contava 10.000 membri del personale di cabina. Ora ne abbiamo quasi 22.000. Le persone che compongono i nostri equipaggi arrivano da tutto il mondo e creano un mix sorprendente di storie e culture. Accogliere tutte queste persone nella nostra azienda è una soddisfazione enorme.

Nel corso degli anni ho dato il mio contributo a iniziative produttive che hanno permesso di ridurre i costi e migliorare l'esperienza lavorativa dei nostri collaboratori. Per esempio, abbiamo ottimizzato l'avviamento dei piloti: prima durava un'intera settimana e noi lo abbiamo dimezzato. In questo modo, abbiamo risparmiato tempo e denaro senza compromettere la qualità della loro formazione.

Abbiamo deciso di non distribuire più il regolamento aziendale in formato cartaceo, pubblicandolo su groupworld. Grazie a questa scelta, in un anno abbiamo risparmiato 450.000 dirham e semplificato le modalità di comunicazione. Ho introdotto l'accoglienza per i nuovi assunti direttamente in aeroporto e ho ricevuto un Najm per aver avviato il supporto 24/7 ai nuovi colleghi che si trasferiscono al Sarab, l'edificio che ospita gli appartamenti per il personale di volo.

Un'altra bellissima esperienza è stata l'organizzazione delle visite dei delegati per l'Expo 2020 di Dubai all'Emirates Aviation College. Persino il dipartimento del turismo e del commercio di Dubai si è congratulato con noi per l'organizzazione.

Che lavoro facevi prima di entrare in Emirates?

Prima di arrivare in Emirates, ho lavorato per 15 anni nel settore dell'ospitalità. Credo che una gestione efficace delle performance sia importantissima in qualsiasi ambito lavorativo.

Aiutare i singoli a dare il meglio di sé è fonte di grande soddisfazione ed è per questo che ho concentrato la mia carriera su formazione e sviluppo.

La mia esperienza nel settore dell'ospitalità mi ha insegnato l'importanza di un servizio di alta qualità. Sono felice di aver abbracciato questa filosofia con i miei collaboratori, incluso il personale di cabina e i piloti.

Sono previste novità nei programmi di formazione degli equipaggi?

Aggiorniamo e miglioriamo costantemente i nostri corsi. Lo scorso anno abbiamo collaborato con lo Sheikh Mohammed Centre of Cultural Understanding per far conoscere ai nuovi arrivati la cultura degli Emirati.

I primi feedback sono stati molto positivi: i nuovi arrivati hanno scoperto degli aspetti della cultura araba che prima non conoscevano.

Che cosa ti piace del tuo lavoro?

Adoro il fatto che non c'è mai un giorno uguale all'altro e che c'è sempre qualcosa di nuovo da fare. È bello vedere che il programma di formazione CCT ha un impatto positivo sui nuovi arrivati, nei loro primi giorni di lavoro con Emirates.

Capita spesso che i membri dell'equipaggio, dopo qualche mese di volo, vengano da noi per ringraziarci del supporto che gli abbiamo offerto all'inizio.

È una grande soddisfazione per noi sapere che i nuovi membri dell'equipaggio sentano di avere tutti gli strumenti necessari per poter crescere con noi e cogliere le opportunità personali e professionali che troveranno lungo il loro percorso con Emirates.

Cosa fai per rilassarti e alleviare lo stress?

Mi piace mettermi ai fornelli e provare nuovi piatti e tipi di cucine, ma uno dei miei passatempi preferiti è la bigiotteria artigianale. Quando c'è bel tempo, esco a fare lunghe passeggiate in spiaggia.